Mantenimento della pensione a 60 anni – 150 franchi al mese di salario in più per tutti – Nessun prolungamento dell’orario di lavoro. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) presenta una soluzione equilibrata per garantire il pensionamento anticipato e il rinnovo del Contratto nazionale mantello (CNM) in scadenza a fine 2018. Con questa offerta complessiva fa quindi un grosso passo in direzione dei sindacati. Ma i sindacati sono insaziabili. Le loro rivendicazioni presentate con estrema chiarezza in occasione della manifestazione del 23 giugno 2018 a Zurigo sono soddisfate. Nonostante ciò, presentano già nuove esigenze. Tale atteggiamento è irresponsabile considerata l’urgenza per trovare una soluzione alla situazione finanziaria precaria della Fondazione FAR e al CNM a scadenza a fine anno. Oggi infatti, molti lavoratori edili che dovrebbero andare in pensione a gennaio 2019 non sanno quale sarà il loro futuro.
La SSIC, con questa soluzione equilibrata, riprende le rivendicazioni centrali dei sindacati, facendo un grosso passo nella loro direzione. La nuova soluzione comprende i seguenti punti.
- La SSIC offre ai sindacati un generoso aumento dei salari pari a 150 franchi al mese per tutti, accettando tutte le richieste dei sindacati in termini di salario.
- Il pensionamento anticipato resta possibile a partire dai 60 anni, senza aumenti dell’età di pensionamento.
- Gli impresari-costruttori non esigono più un modello di orario di lavoro annuo completo. Resta in vigore l’attuale orario di lavoro normale.
Aumento sostanziale dei salari
La SSIC è disposta ad accettare tutte le richieste di aumento dei salari dei sindacati. A partire dal 1° gennaio 2019, sia i salari minimi che quelli effettivi aumentano di 150 franchi al mese. Nell’attuale situazione economica, con questa offerta la SSIC raggiunge i limiti del possibile e dell’accettabile. Queste notevoli concessioni sono possibili solo nel contesto di una soluzione complessiva equilibrata che comprenda chiare concessioni anche da parte dei sindacati.
Nessun aumento dell’età di pensionamento – Confermato il pensionamento anticipato a partire da 60 anni
La SSIC è disposta a rinunciare a un aumento dell’età di pensionamento. Per contro un incremento dei contributi a carico dei lavoratori riduce almeno in parte lo squilibrio per quanto riguarda i versamenti (datori di lavoro 5,5% / lavoratori ora 2% anziché 1,5%), benché i datori di lavoro continuino a sostenere più del doppio del carico. I contributi PEAN non possono superare in totale il 7,5% del salario. Le rendite sono ridotte solo del 5% anziché del 10-15%, come richiesto inizialmente dalla SSIC. Ulteriori adeguamenti delle prestazioni sono necessari per le rendite transitorie dai 60 ai 65 anni. Nel contempo, i pensionati PEAN possono guadagnare di più grazie ad attività secondarie, migliorando così il loro reddito.
Miglioramenti a livello di orari di lavoro, ma senza modello di orario di lavoro annuo completo
Al fine di garantire posti di lavoro a tempo pieno nel settore delle costruzioni, occorre migliorare e semplificare in modo differenziato ed equilibrato gli orari di lavoro del CNM. Gli impresari-costruttori sono disposti ad adeguare la loro richiesta di un modello di orario di lavoro annuo completo a un modello basato su ore supplementari e ore in meno. Anche in questo caso fanno quindi un grosso passo in direzione dei sindacati, sebbene i committenti richiedano sempre più flessibilità in termini di orario di lavoro. Anche per poter ottenere posti fissi e ridurre il ricorso al lavoro temporaneo, gli orari di lavoro flessibili acquistano una grande importanza. I calendari di lavoro aziendale devono quindi consentire correzioni adatte a ciascuna impresa. L’orario di lavoro normale non viene aumentato. Questa forte concessione richiede una mossa anche da parte dei sindacati, che devono accettare questa soluzione equilibrata.
Affinché le ditte possano restare competitive e sopravvivere come imprese di costruzioni anche in futuro, la soluzione della SSIC comprende i miglioramenti seguenti.
- In caso di passaggio a una nuova azienda, il nuovo datore di lavoro non sarà più vincolato all’inquadramento nella precedente classe salariale.
- In caso di lavoro di sabato o di ore supplementari, gli impresari-costruttori pagano supplementi del 25% che tuttavia non sono cumulabili.
- In caso di lesioni e impossibilità di lavorare dovute a infortuni non professionali causati da comportamenti irresponsabili, la Suva potrà ridurre le prestazioni. Tali riduzioni dovranno essere consentite anche alle imprese.
Gli impresari-costruttori mostrano un forte impegno a favore di una migliore applicazione con il SIAC
La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) è fortemente impegnata nel progetto del sistema d’informazione Alleanza Costruzione (SIAC) e per l’introduzione della carta della costruzione entro il 2018. Questa costituisce una nuova base per una migliore e più efficace esecuzione del CNM che si potrà attuare solo nel quadro di un CNM valido, dichiarato di obbligatorietà generale. La SSIC è quindi particolarmente interessata a una soluzione alla quale ora gli impresari-costruttori tendono la mano.
I sindacati devono venire incontro agli impresari-costruttori
Per poter risanare il sistema di pensionamento anticipato e concludere un CNM competitivo ed equo occorre la disponibilità di entrambe le parti a trovare delle soluzioni. Con questa proposta, la SSIC getta un ponte in direzione dei sindacati, dando prova di voler trovare soluzioni per il pensionamento anticipato e per il CNM. Le rivendicazioni dei sindacati presentate in occasione della loro manifestazione del 23 giugno 2018 a Zurigo sono soddisfate in punti centrali. Anche i sindacati devono ora venire incontro agli impresari-costruttori. Ma sono insaziabili. Sottopongono un nuovo catalogo di esigenze supplementari non appena sono soddisfate le loro rivendicazioni. Tale atteggiamento è contrario alle attività per trovare una soluzione. È da considerare come opposizione fondamentale sulle spalle dei lavoratori.
Ulteriori informazioni:
L’offerta globale della SSIC (solo in tedesco e in francese)