I dipendenti sopra i 50 anni rappresentano la fascia di età più numerosa di dipendenti nel settore dell’edilizia, sono un supporto essenziale sui cantieri svizzeri e sono ben integrati nel mercato del lavoro. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori SSIC vuole liberare loro la strada da ulteriori ostacoli. Ciò risulta essere particolarmente importante nel caso di un cambio di lavoro, ma i sindacati sono contrari.
I dipendenti più anziani rappresentano uno dei maggiori sostegni per l’edilizia – l’anno di nascita più frequente sui cantieri è il 1964 – e nel settore dell’edilizia i contratti di lavoro che durano da molti anni sono consueti. «Noi impresari costruttori diamo molto valore ai nostri dipendenti fissi che ci sono fedeli da molti anni» spiega Olivier Haussener, presidente della Società degli Impresari-Costruttori di Neuchâtel.
Per gli impresari costruttori è importante migliorare la situazione di questi dipendenti anche nel caso di un cambio di lavoro. Perciò si tratta di non porre loro i bastoni tra le ruote durante la ricerca di un nuovo impiego. Un tale ostacolo potrebbe essere per esempio la classe di stipendio, rispettivamente l’ammontare dello stipendio. Il modello di stipendio del settore dell’edilizia permette anche a un dipendente senza diploma l’ascesa in una classe di stipendio più alta e ciò ha senso. Oggi, in caso un lavoratore edile cambi il suo impiego, il nuovo datore di lavoro è costretto a mantenere la medesima classe di stipendio. Questa rigida soluzione è una inutile trappola per i lavoratori senza formazione, di tutte le categorie, che cercano un nuovo posto di lavoro. Per questo motivo la SSIC esige, nell’ambito delle attuali trattative del CNM, che i dipendenti, che presso l’ultimo datore di lavoro si trovavano nella classe stipendi A o B, a seconda delle conoscenze professionali e tecniche, possano essere messi in una classe stipendi leggermente inferiore dal nuovo datore di lavoro. Questo fatto è determinante per migliorare le opportunità per i lavoratori di lunga data, che non erano costantemente attivi sui cantieri o non sono riusciti a continuare a formarsi regolarmente.
«Purtroppo è così»
L’esperto di lavoro Ruedi Winkler, ex presidente del PS del Canton Zurigo, di cui era anche rappresentante nel Granconsiglio, spiega: «Effettivamente è vero che per esempio durante l’assunzione degli over 50 lo stipendio possa rappresentare un ostacolo. In alcune circostanze lo stipendio non corrisponde più alle prestazioni lavorative e quindi è necessario adattarlo». Winkler sostiene: «Non si tratta di sfruttamento, bensì di adattare lo stipendio ai compiti svolti. Nella prassi si nota che i lavoratori non sempre beneficiano automaticamente di un aumento di salario durante il loro percorso, ma che dopo il cinquantesimo anno di vita si può riscontrare una diminuzione. Ciò succede soprattutto per le persone in cerca di lavoro». Winkler, l’ultimo direttore dell’Ufficio del lavoro prima dell’introduzione dell’URC – e di cui la Municipale Monika Stocker disse che fu in gran parte grazie a lui che a Zurigo si sia usciti bene dalla crisi degli anni novanta-, si impegna tuttora per l’integrazione professionale anche di casi difficili. «Qui non si tratta di politica», puntualizza, «bensì di fatti riguardanti il mercato del lavoro, su ciò che le ditte possono permettersi e che cosa invece no. I salari sono un tema in quanto le persone devono essere stipendiate in base alle loro prestazioni. Tutto il resto non rispecchia le realtà».